Sonno e peso sono aspetti fortemente legati.
Il sonno tende ad essere una componente trascurata, ma cruciale della perdita di peso.
La perdita di sonno cronica può ostacolare in modo significativo la
perdita di peso e la velocità con cui si perdono i chili.
Già solo una notte di privazione del sonno (<4 ore) ha dimostrato di aumentare il desiderio di cibi ad alto contenuto calorico, poveri di sostanze nutritive, come biscotti, torte, bevande zuccherate e patatine fritte.
Uno studio di 2 settimane ha randomizzato i partecipanti a una dieta
ipocalorica. Un primo gruppo dormiva 5,5 ore ogni notte; un secondo gruppo ne dormiva 8,5. Coloro che hanno dormito 5,5 ore hanno perso il 55% in meno di grasso corporeo e il 60% in più di massa magra rispetto a coloro che hanno dormito 8,5 ore a notte.
Non solo dormire poco incide quindi sul dimagrimento (in termini di grasso), ma risulta particolarmente incisivo sulla perdita di massa magra!
Una donna in menopausa, quindi, che solitamente vive più frequentemente i disturbi legati al sonno (insonnia da menopausa, vampate di calore) ha un enorme possibilità di vedere un blocco della bilancia legato all’assenza di un buon riposo notturno.
Inoltre, la privazione cronica del sonno, è fortemente legata al diabete
di tipo 2, all’obesità, alle malattie cardiache e ad alcuni tipi di cancro.
Pensate a quanto cambi il corpo di chi, per esempio, inizi un lavoro da “turnista” in cui le ore di riposo notturno vengono principalmente sacrificate. Molto presto ritmi del sonno alterati, ritmi dei pasti alterati, determinano un aumento di peso (soprattutto di tipo viscerale) che innesca meccanismi metabolici deleteri per la salute.
Non sentirti quindi in colpa se sei più vulnerabile nei confronti di cibi ricchi di carboidrati (e zuccheri semplici in particolare).
Anche questa volta, NON E’ COLPA TUA! Ma, solo di qualche ora di sonno in meno…
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